#FashionExpress – #MFW: SARAWONG
All’affacciarsi di una nuova fioritura, la metafora ricercata da SARAWONG si colora delle tenui sfumature dei giardini di Suzhou.
Nell’immergersi nell’onirico viaggio della femminilità, SARAWONG colleziona petali, raccoglie romantici boccioli e gira intorno ai poetici paesaggi dei giardini di Suzhou; si lascia trasportare dal romanticismo e da una femminilità giocata al ritmo solare dell’amore, quello vibrante dei poemi e delle opere tradizionali. Prende in prestito gli elementi dell’opera teatrale cinese Kunqu e se ne fa interprete, decantando l’amore come nel poema “The peony pavillion” che si installa sulle composizioni con movimenti ritmici di nappe e tessuti a continuare il percorso sul patchwork che ha caratterizzato l’immaginario di SARAWONG delle ultime collezioni.
Parla ad una moderna Giulietta che esplora, attraverso le facce della tradizione e del passato, il suo orgoglio da sognatrice, urlando con forza ad una metropolitaneità romantica e priva di compromessi. Il desiderio di voler esser parte di un sogno quotidiano che fa dell’amore il faro, “il punto di luce nel quadro nero“ che ispiri e guidi le giovani generazioni alla riscoperta di valori custoditi anche negli antichi profumi di un giardino, dove gli amanti (magari segreti) possono farsi accarezzare dal vellutato petalo di un fiore, scorgere un brivido di passione tra i fili dell’erba e farsi guidare dall’amore lungo i rovi per trovare la dolcezza di una mora di gelso!
Delicata nella palette, sinuosa tra trasparenze e volumi, si racconta con questi delicati dettagli una femminilità contaminata, faunica che trova nei giocosi salti di ninfe e satiri il trionfo del delicato estro.
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