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#FashionExpress – #MFW: Mario Dice

Riconquista la giungla urbana, felina e sensuale come l’iconica pantera, il leitmotiv che accompagna, con installazioni e ricami, buona parte dei capi della collezione. Ritrova una voglia di destreggiarsi nel sottobosco metropolitano, arrampicarsi tra le fronde di alti alberi. I profumi del sub-urbano si traducono in continui e costanti richiami alla regina della giungla; per noi tutti 80’s Baghera che si racconta in tutta la sua felinità.

Sensuale, seducente, schiva seppur egolatrica, un mix effervescente che si racconta tra le umide giornate del sottobosco con linee voluminose e vaporose, quasi ad echeggiare le nebbie di bassa quota che tagliano i paesaggi asiatici. La collaborazione con Linea Pelle si scolpisce e si consolida tra gli stivali ricchi di sensuale femminilità e le mise e diventa poi anche gioco creativo tra patch e installazioni.

In tutta questa profumata giungla urbana, non può mancare il genetico bon ton che si sprigiona in abiti essenziali ma ricchi dell’iconica mano ricamatrice di Mario Dice che si concretizza anche negli stupendi pizzi in pile che decorano spalle e décolleté di alcune uscite. Ma la nostra pantera così “alternative and aggressive” rivela anche la sua natura più dolce; tenera si lascia ammaliare dai profumi della sua amata giungla e, distesa su di un tronco, lascia che fiori, muschi e legni vadano a colorare le sue intime emozioni ed è in questa piramide olfattiva che emergono i sentori della terra, la leggerezza dei pizzi e delle trasparenze, il rigore di trench e spolverini che, nella loro “suede-ente” morbidezza, contrastano con la ruvidità della corteccia dell’intimo albero della nuova donna di Mario Dice.

Non mancano i fiori, nella loro esplosione cromatica e nella loro preziosa unicità di colore, che su quei fondi verde scuro e legno spiccano con la loro fragrante energia, fino a porsi con rigore geometrico in tailleur dal carattere formale.

La sfilata di Mario Dice è a tutti gli effetti un libro, un racconto fantastico dì un uomo perso nella giungla della femminilità, nella sua complessità, nel suo più intimo e grandioso articolarsi, si fa crescere da una pantera che gioca con la sue debolezze e si fa matrigna di una gioventù che matura sotto fronde toccate dalla rugiada. È un racconto fantastico, quanto fantastica sa essere la femminilità che Mario Dice riesce a descrivere con la cura di uno scrittore neoclassico ed anche in questa parola si cela una parte intima e profonda (a mio parere) della personalità artistica che Mario Dice evoca in ogni sua collezione, un tripudio rispettoso e pieno di grazia della donna che trova nella contemporaneità e in quel prefisso “neo” il vero senso di una bellezza senza tempo. Così come quel libro che dopo anni ed anni, film e cartoni animati, cambia la nostra anima ad ogni stagione della vita!

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