#FashionExpress – #MFW: Alberto Zambelli
In ogni sua manifestazione Alberto Zambelli si distingue come sarto dell’anima. Da sempre lo guardo con attenzione poiché in ogni sua manifestazione artistica il dibattito introspettivo si fa comizio, diventa un urlato sussurro, carico di un’appassionata energia che sembra dialogare con una rabbia controllata.
L’influenza zen dell’esperienza del Sol Levante e del Medio Oriente imperiale, trionfano in evocazioni sartoriali, dove trovano liriche espressioni anche i pellami declinati nelle più svariate sfaccettature. La ricerca di geometrie asimmetriche legate a volumi irregolari, crea giochi grafici che trasformano le figure in origami viventi che trovano la loro dimensione di luce attraverso una “pace” cromatica che trascina i volti in una mistica esperienza, una sorta di atarassia che ha del rinascimentale, un’estasi che si può toccare nello sguardo della dama dall’orecchino di perla di Vermeer.
I mondi si incontrano nell’universalità del messaggio di Alberto Zambelli, un velo di Maja che scegliamo di indossare in modo consapevole e che, nelle sue pieghe, racchiude la certosina maestria dell’introspezione che canta al lirismo dell’anima una sonata di perfezioni ricercate nell’imperfezione.
Traduce quindi la sua sensoriale visione del corpo universale come oggetto emozionale che si definisce nella sua più alta visione di sé. Avvincente viaggio nell’anima di ognuno di noi che si rincorre in traguardi mai raggiunti seppur raggiungibili. Si potrebbe andar avanti ore a cercare ossimori, metafore e relative citazioni poetiche per lasciar a voi cari lettori, lo stimolo della curiosità, lavorare anche voi sulla vostra intimista riflessione per cercare dentro di voi una chiave di lettura. In questo caso posso solo tracciare una suggestione della potenza evocativa di questa collezione e permettervi di studiare voi stessi e la vostra anima. Grazie Alberto, per i profondi spunti sull’Io che metti in una passerella di bellezza e sobrietà, eleganza e ricercatezza. La moda ha un grande compito, quello di vestire le anime, i sentimenti, dare capi all’Io per permettere al nostro Es più euforico di trovare una dimensione di pace. La grandezza di Zambelli è come una chimera di emozioni che hanno la forza del mito con i tormenti della mitologia.
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ancona edwige 23/02/2024 at 6:43 pm
riprendere la lettura dei tuoi commenti precisi nei dettagli è bellissimo