
Enrico Mazza: Rothschild Contemporary Party
La storia del mondo è stata scritta da grandi famiglie e grandi nomi. Uno di questi e quello dei Rothschild raccontati da Enrico Mazza.
Dicevamo Rothschild ed Enrico Mazza, ma qual è il legame tra una nobile e ricca famiglia e un talentoso designer di moda?
Una collezione e un’ispirazione, quella che ha permesso ad Enrico Mazza di raccontare i fasti di una società passata, seppur presente, di una grande famiglia e delle sue grandi feste che hanno colorato di lusso gli anni ’70.
Quella società che, ribelle, ha conformato ed emancipato il mondo, ha raccontato lo stereotipo del suo tempo, distruggendolo e creando quello dei nostri giorni.
La moda da sempre è “esperto tracciato”, talvolta poetico, di un poetico iscriversi del divenire sociale: la minigonna ed il suo simbolismo, il doppio petto ed il suo significato.
In questi lustrini c’è il potere del simbolo vestito, non a caso, di tessuti, pizzi e merletti.
Nella collezione di Enrico Mazza c’è consapevolmente tutto questo percorso di idee e stili, quel viaggio tra tematiche sociali e vezzi estetici, tra il Rock dei primi anni cha dal ‘n Roll diventa Punk, ritmi accentati che cambiano dizione; come la moda che dal suo ritmo incalzante trae profonda ispirazione.
Enrico Mazza traduce il tutto in trasparenze, piercing, fur, piume, design. Un mondo rivoluzionato che rivoluzionando rivoluziona le “leggi dei fit” contemporanei, riportando storia, attualizzando racconti.
Ti immagino,
silente nel tuo piccolo camminare per il mondo
disciplini il gusto della sensualità con sguardi
rubati dietro a lenti scure
un breve contatto di pupille,
quella tensione che leggera avanza lungo la schiena
un istante che diventa eterno fermo immagine.
Un secondo che si studia la vita
come esperto lettore del mondo.
Le parole si fermano lì,
sul gozzo
ove pesante discende il sapore del desiderio.
Si legge la tua femminilità dietro alla forza del tuo mistero,
quella fragilità nascosta agli occhi
ma che non sa celarsi ad uno sguardo,
il mio.
Seduttrice che armi i tuoi sorrisi di maliziosa armonia
che delicatamente contrasta con il tuo esser tra noi;
uomini rapiti dalla tua bellezza
che vivida trasforma e plasma le nostre fantasie,
tutti uguali,
democraticamente stregati.
Forse colti dall’istinto più forte di sempre
Sia tu bellezza, passione e per me
soltanto peccato.
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Ancona Edwige 06/03/2017 at 9:00 pm
molto bello il ritorno agli anni 70
ancona sylvaine 16/06/2017 at 4:52 pm
De la poésie pour présenter la mode est une excellente idée, les années 70 interprétées par les stylistes de l’An 2017 et accompagné d’un texte subtil est visionnaire. La présentation de la mode doit bousculer, provoquer avec raffinement l’engouement pour pouvoir faire un grand pas dans le contemporain, alliant l’Art et la Beauté. Bravo Tisci