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Claudia Susini, da Polimoda a Vogue Fashion Night

Un’occasione speciale per una promessa della moda. L’avevamo già ammirata in occasione del Fashion Show Polimoda, a Firenze, in pieno Pitti e ora, la ventiquattrenne Claudia Susini con la sua prima collezione, La Promesse, è tra i talenti presenti all’EXPO Gate di Milano. L’inaugurazione dell’esposizione, in occasione della Vogue Fashion Night, la vedrà nel nuovo spazio antistante il Castello Sforzesco per tutta la Settimana della Moda.

Claudia Susini, originaria di Empoli, viene da tre anni di studi nel campo dell’ingegneria edile. “Poi ho cambiato strada – ci dice sorridente -,avevo bisogno di esprimermi e disegnare. Una cosa che non avevo mai fatto. Così, dopo il percorso in Polimoda, ecco la collezione finale”.
La ricordavamo bene, la sfilata della Susini, immersa nella lettura, quasi eterea ,di un brano tratto da un manuale di cucito per la realizzazione degli abiti delle suore Giuseppine che si concludeva poi con l’inno a Santa Emilia. Questo perché a ispirare “La Promesse” sono stati due curiosi filoni, apparentemente molto diversi e distanti. Tutto parte da nonno Duilio, fondatore di una grossa cooperativa sociale che con le sue divise, provenienti anche dai momenti di guerra, e la sua storia, fatta di lettere e ringraziamenti, completa l’ispirazione, di tipo “collegiale” di Claudia.
In parallelo, il convento delle suore Giuseppine di Empoli, la visione di un quadro e l’incontro con suor Teresa. “Vidi, in un dipinto dell’edificio quel particolare tipo di plissettatura che poi ho riportato, quasi come motivo conduttore, in collezione.
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“Mi incuriosì tantissimo e iniziai una lunga ricerca d’archivio che mi portò a Lucca, da Suor Teresa che nel suo comodino aveva conservato quella macchinetta – del Settecento- per la plissettatura che loro, fino al 1960, hanno utilizzato per fare le cuffie”. L’incontro con la religiosa, insieme alla quale Claudia realizza quel particolare tipo di lavorazione è anche motivo di riflessione sul ruolo della moda e del vestire. “Ciò che io porto deve dare agli altri il potere di innalzarsi a Dio” disse Suor Teresa alla giovane stilista, avviando un ragionamento che vede la moda mai come fine a se stessa ma come un qualcosa per elevarsi. Le lettere scritte al nonno da una suora conosciuta in Sardegna durante le Seconda Guerra Mondiale, con i ringraziamenti per le azioni di soccorso vanno a legare a doppio filo il tema conduttore de La promesse.
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A caratterizzare la collezione Autunno – Inverno sono linee pulite e rigorose (“E’ l’ingegnere che è in me”, scherza Claudia), tagli netti e ricercati impreziositi dal leitmotiv della plissettatura che diviene dettaglio.
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La particolare lavorazione del feltro multistrato arriva, invece, dalla collaborazione con l’artista contemporanea fiorentina Daniela De Lorenzo, conosciuta in occasione di una installazione dove il calco umano veniva riprodotto proprio usando vari strati di questo materiale.
La termosaldatura si unisce a stampe quasi tridimensionali: bianco ottico, blu scuro come colori principi, insieme a qualche tonalità più chiara si articolano su capi che vanno a ridefinire la figura. Un mondo di ricerca e rivalorizzazioni, quello di Claudia, dove l’idea della cuffia del convento viene rivisitata in chiave fashion così come un particolare oggetto per prendere le misure, una sorta di “gabbia” diviene, nella creazioni della Susini, ricercato accessorio.
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1 Comment

  • 86Bebe 27/08/2017 at 2:04 pm

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