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Sati Bibò e Andrea Tisci per la prima coverin clutch bag maschile

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Che questa azienda tutta italiana abbia conquistato parte del mio cuore era evidente.

Non fosse altro per le componenti ideologiche che ne contraddistinguono la mission: totalmente italiana, nei materiali e nella manodopera, nuova e di nicchia e con l’intrinseco concetto della intercambiabilità che rende ogni borsa firmata Sati Bibò estremamente versatile.
Nasce tutto da questa condivisione di ideali, la cura per il dettaglio e l’amore per gli accessori che un pomeriggio in quel di Brera a Milano io e Sabrina (designer di Sati Bibò) abbiamo pensato ad una alternativa maschile del concetto di cover bag.
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Preso dall’entusiasmo del nostro flusso di idee condivise, ho passato qualche notte a meditare sull’effetto che avrei voluto immaginarmi. Gli elementi base: pelliccia, hand bag, multifunzione e soprattutto COVER… Tante cover di ogni “pelo” possibile.
Ho pensato a quanto io sia freddoloso e conseguentemente a quanto mi piaccia la pelliccia per il suo naturale calore e la sua morbidezza, cavalcando l’onda degli ultimi trend che vedono finalmente ampiamente sdoganato l’uso anche al maschile, mi sono chiesto se non fosse possibile interpretarne una versione “for men”, mantenendo l’identità di Sati Bibò.
Ed ecco il risultato: morbida nappa italiana che permette al suo amato possessore di intercambiare  il pannello della clutch alternando pellami a pellicce o piccoli accessori, semplicissime clip che permettono poi di trasformare la borsa in una mini-clutch più compatta da usare in modo più smart.
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Tre borse in uno, ma che diventano mille cambiando solo un pannello, dal mongolian al visone, dal coccodrillo al pitone. Ogni look può esser soddisfatto con un semplice click, senza dover impazzire a cercare mille alternative o riempire gli armadi di borse.
Per i più freddolosi due perle: le mani possono posizionarsi tra la cover e la borsa sia in verticale, che in orizzonatale stile manicotto… Scalduccioso!
A voi le immagini
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DA E PER ITALIAPOST

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