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#fashionexpress – #MFW: Mario Dice

E inizia l’idea della donna Mario Dice da un passaggio ad Est…

La donna di Mario Dice sorge da un nuovo concetto di estetica, puro ed essenziale, che declina i raggi del pianeta donna dal suo potere interno che lascia spazio a minimalismi magnetici e alle complesse sfaccettature dell’intimità. La natura eterea si fonde con la magnificenza del carattere guerriero; un rinnovato istinto che si esprime nelle opulenze architettoniche che rivivono tanto nella struttura, quanto nella liquidità. La giungla di un universo complicato dal contemporaneo, dal metropolitano, da un istinto di sopravvivenza non tanto della specie, quanto dell’essenza della femminilità che si gioca attraverso la travolgente realtà del poliedrico e del plurisfaccettato.

Storico e contemporaneo, minimale e barocco, nel continuo rimbalzare di epoche Mario Dice si riscrive in un concerto di musica underground, suonata con l’armonia di violini e clavicembali. Una cameristica restaurata e distorta da potenti harmonizer che cantano una femminilità eclettica e severa, giocosa e romantica, sinfonica e gregoriana. L’evidenza di un tributo al magnetismo di un sole caldo ed avvolgente che, al suo Zenith, brilla con volumi e trasparenze, alternandosi ai caldi capispalla fur che decorano di charme figure sempre amazzoni e forti, percependo una mano di tepore quasi materno che diventa lavica ustione in intime attitudini.
Solare e lunare nel suo momento di luce riflessa da se stessa, una poetica luna piena che calca una passerella crescente per farsi portatrice di luminose aurore e soleggiati presagi.

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