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Polimoda Fashion Graduate Show

Immersi nel turbinio di cravatte e papillon tipico del Pitti, pare dissacrante accogliere così tanta modernità. Eppure, mai come oggi, il bisogno di nuovi spunti è ciò di cui la moda ha bisogno.

Ecco quindi che le fresche intenzioni, le colorate provocazioni, i giocosi traguardi stilistici di questi ragazzi, devono uscire dalla definizione del parametro “bello o brutto”, “mi piace oppure no”, ma si devono porre come attente riflessioni sul presente e sul futuro, matrici del moderno scenario socioculturale nel quale queste nuove esigenze si incastonano.

Non tanto il “come”, ma il “perché” dovrebbe solleticare le nostre menti. Cosa ha indotto la creazione di scarpe dal look maschile, ma dal cui interno appare un tacco? Cosa porta un giovane designer a ricercare nuovi tagli, nuovi tessuti, ma soprattutto nuove visioni provocatorie?

Dietro a queste creazioni c’è il bisogno artistico di denunciare la propria anima, il proprio reale interesse verso la nostra contemporaneità scavata nel futuro delle turbolente incertezze. Solchi di un presente che vuole definirsi attraverso le forme geometriche, la fluidità di genere, i rigori delle ispirazioni concentrate in tagli unici e sprezzanti del giudizio democratico. Vogliono e urlano brillanti identità e singolari pensieri che creano le suggestioni del futuro.

Quanto di ciò che abbiamo visto oggi possa essere per le strade domani, non ci interessa ed a coloro i quali tal cruccio si fa largo tra i cunicoli del cervello, poca luce e aria alena in esso, poiché, di per sé, questa composta sentenza delle giovani leve del fashion system, mette noi tutti davanti all’amara verità  di quanta ruggine rallenti talune sinapsi. Tutto questo dialogo è un trittico tra noi fruitori ed osservatori del presente, chi invece ha già visto il futuro e senza timore lo rende palese ed infine tutti gli appassionati fashionisti.

Ultima nota di lode e merito va e deve andare a chi con questi ragazzi tesse nuove trame di ispirazioni e presagi del domani; mi riferisco ad aziende come Silhouette che mettono in mano loro la grande possibilità di sperimentare e creare, giocando con realtà oniriche che si fanno accessori del domani.

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