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Il velo dell’anima: Angelo Cruciani si svela al pitti 92

Durante questa edizione di Pitti Immagine 92, il genio di Yezael di Angelo Cruciani, trasgredisce e “svela” la dimensione dell’anima maschile.

Amo la malizia con la quale lo sguardo si posa talvolta sulla bellezza maschile, più discreta sovente di ciò che attrae nella formosità del femminile. Pitti 92, anche in questa edizione, prova a disciplinare le regole del bello al maschile, un uomo fatto di colore e sostanza, di fit e “dandismi“.
 

 
Angelo Cruciani, come sempre, guarda all’essenza, la sua arte tocca l’animo, l’Essere, forse quel kunderiano e dicotomico rapporto della sua insostenibile leggerezza. Difficile da reggere, difficile da indossare. La sensualità della forma maschile è rara, complessa da argomentare… con leggerezza! 21 grammi di tessuti eterei che trascendono il corpo e lo rendono visione colorata per maliziosi sguardi da scorger sotto giacche e abiti. Non basta lo sguardo, il tatto rabbrividisce per quella magica sensazione che solo alcune forme danno. Poesia del corpo. Un piccolo sogno che si spera sia raccontato dalla sicurezza del bello e non dalla massa del brutto, villano e volgare. Solo chi ama l’arte, l’amore ed il bello può avvolgersi di questo insostenibile peso d’animo della moda! Genio dell’amore, Angelo Cruciani dedica una poesia di grazie alla sensualità, sta all’uomo rendersi onirico miraggio o decandente incubo.
 

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