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#Mfw: Alberto Zambelli, femminilità in purezza

Alberto Zambelli, sfila durante questa Milano Moda Donna. Sono lì, come tanti altri, a goder della bellezza -pura- della sua collezione SS16. Non so darvi altro racconto delle suggestioni provate… Il racconto che segue è la purezza della visione della donna, secondo l’arte e la passione.

La moda vuole stupire con effetti speciali ad ogni sua manifestazione. Alberto Zambelli riesce a stupire attraverso un percorso che mi piace definire in purezza. Dal candore del bianco, alle trasparenze, dai volumi morbidi ai fit definiti. Giochi che esaltano la bellezza del femmineo, attraverso il candore e l’armonia, grazie ad aggressività romantiche che non diventano volgarità. Conciossiacosachè stabilisce una nuova dimensione di eleganza ove il ruolo della trasparenza e della visione del corpo ritornano alla loro natura di artistica metafora della purezza.
Si creano magnetismi maliziosi, segnati da lampi di irrazionale armonia; il passaggio dal daily alla soirèe è uno stacco essenziale nella vita della donna, il momento della congettura e della seduzione, della malizia che diventa provocazione senza farsi mancare dell’ironia.

 

 

Da quinci innanzi pare lapalissiano come la complessità della struttura della Donna diventi linguaggio della moda che si struttura attraverso le contraddizioni camminando, come un funambolo, lungo la linea di confine tra irriverenza e bon ton. Gli accessori proiettano il tutto verso futurismi nostalgici che sottolineano la modernità di questa collezione senza darsi la pretesa di cambiare il presente, semplicemente dando spunto e riflessione sul futuro contorto che aspetta la complessità della moda.
Bianca come la Luna, con tutte le sue sfumature cretacee, che delineano ed alternano geometrie e liquidità, fanno di questa visione della metà lunare, il fulcro del desiderio maschile.

 

 

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