#FashionExpress: Done!
East west, così con una indicazione geografica, Done! orienta l’universo delle borse Made in Italy in una veste contemporanea dal carattere modulare e trasversale che vuole abbracciare il mondo in ogni sua esigenza. Dall’outdoor alla mamy super cool, dal globe-trotter al fit addicted, dalla fashion victim al minimalista funzionale. Ogni identità, ogni individuo può trovare una propria dimensione all’interno del mondo Done!
Sicuramente nel panorama della moda il tema del riciclo e del sostenibile ha preso una deriva del tutto massimalista che vuole imporre scelte etiche anche dove queste confliggono con le esigenze di stile e appaiono come forzate. La naturellazza con la quale in questa nuova identità si sono incontrate scelte stilistiche ed etiche ha dell’affascinante ed inevitabilmente plaude alla creatività dei suoi ideatori.
Il tema quindi si declina attraverso due grandi paradigmi: il primo legato al nylon, la cui origine arriva dall’universo delle plastiche riciclate, ed il secondo al pellame, anch’esso frutto di rigenerazioni e acquisizioni di materiali preziosi destinati alla distruzione che rivivono in una nuova chiave etica e sostenibile. Un altro punto a vantaggio di questa realtà è la modularità funzionale della borsa che facilmente incontra le diverse anime dei fruitori; crossbody o tracolla, handbag o zaino, tasche laterali ed interne ed una comoda pochette per documenti e necessità. Infine, dettaglio non da poco, lo “svuota mani” che consente di fissare in cima una giacca, un tappetino da yoga o un giornale.
Come vedete, cari amici funzionalisti, la Done! East+West si propone di accompagnarvi dall’ufficio al tempo libero, dalla metropolitana alla passeggiata nei boschi con la stessa iconica velleità stilistica, facendo breccia, davanti ai falò, sui commensali stupiti di ritrovarvi nel bosco subito dopo la giornata lavorativa privati della cravatta e cinti da un morbido pile. Oppure: “Donne! È arrivato l’arrotino!“. No! Questa è un’altra citazione! È arrivato un modo alternativo di pensare l’utility bag che vi consente di fare pilates dietro l’ufficio senza portarvi il borsone get fit (del tutto non in linea con i trend delle “tacchettine bene della Milano bene”) ma senza esser così “snob” possiamo immaginare quelle più freaky dall’attitudine hippy organizzare il botellon degustando qualche cotillon, tra le colonne di San Lorenzo dopo un bel giro tra i misteri olfattivi della metropolitana delle 18, ho esaurito gli stereotipi contemporanei, il mio estro si autolimita nel confezionare pregiudizi financo sia per pura ironia e slancio dimostrativo. Insomma, al di fuori di ogni preconcetto, sono certo che ognuno possa trovare una sua dimensione per la quale valga la pena strizzare l’occhio a Done!.
Ed io non nego che la versione mini in pelle e quella XL abbiano attirato il mio giocar di stile: la prima da utilizzare nelle sarete in giro, quando anche portare un pacchetto di sigarette ed un cellulare pare uno “sbatti” e l’altro invece per le giornate “mattina ore 04:00 aeroporto di Cagliari arrivo a Linate, metro, pressday, caffè, caffè,caffè, “Amore, Tresor come stai?”, caffè, spritz e di nuovo Linate ore 00:00 nanna a casa a Cagliari”! Dove pensare di aver una borsa dentro alla quale ci stanno tutte le tue ansie e paranoie ti dà tanta gioia da permetterti di fare i tuoi serenissimi 20 km a piedi senza ricordarti che la tua vita (e le tue ansie) non ci stanno dentro ad una qualsiasi borsa e quindi infondo conviene portar con sé i ricordi felici, le tante speranze e lo gioia di condividere con gli altri il meglio della propria vita!
Et voilá, Fatto!
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