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Dolce & Gabbana – les merveilleuses et les incroyables sbarcano sul lago di Como

Non è passato molto tempo dalla sfilata che ha visto Dolce & Gabbana sulle rive del lago di Como. Il loro mondo di colori ed opulenza ha fatto rivivere la magia di epoche lontane, di riferimenti a leggi ancestrali, di ricordi depositati nella memoria più degli storici e dei letterati che dei fashion addicted.

Sono geniali. La loro ironia trasuda intelligenze e vivacità, pochi a mio avviso hanno visto oltre la loro consueta opulenza e lo sfarzo di un lusso sopra le righe, tutti rimangono folgorati dalla pomposa bellezza e dalla chiarezza di alcuni messaggi, lapalissiani perché tessuti visibilmente su gonne e stemmi. Ma mi chiedo se dietro a tutto questo non vi sia altro. Mi chiedo se, come sul quadro di Magritte della pipa, non si possa indurre e/o dedurre di più. Napoleone, I Promessi Sposi, il dialogo con le epoche degli sfarzi ottocenteschi e del nouveau riche post rivoluzione… Tutte tematiche chiare, ma se tutto ciò fosse solo il risultato di ben più forti ragionamenti e provocazioni, se dietro a questo stile adorabile vi fosse la critica, il ragionar di spirito e di filosofia cosa potremmo leggere oltre la superficie di quei ricami, piume e colori?
 
Ho guardato più volte la sfilata, gli elementi che la compongono: atmosfere e dettagli di stile. Nulla lasciato al caso ma davvero tutto questo è solo la superficiale esaltazione di un luogo, di una storia, un tributo alla moda, all’alta moda? Tutto qui? No. Non può essere, non è possibile che la bellezza così disarmante, folle ed eccentrica non sia retaggio del coraggio dell’anima, non sia il luogo in cui si celebrano profonde memorie di antichi sfarzi e grandi splendori. Les Incroyables e les Merveilleuses, creature che popolavano la Francia dell’ottocento con la grande energia di camminar per le strade di Parigi con la stessa audacia dei capi di questa passerella, opulenti forti ed energici, ricchi di un colore per la vita ormai nascosto da falsità, giudizi a priori e convenzioni. Nulla, seppur apparentemente “buttato insieme” in realtà lo è, ogni piuma fa decoro di architetture e, come punti o pennellate in un quadro impressionista, diventa impressione/immagine di una realtà del “momento”: impressionista appunto. Un luogo di incontro tra battiti di ciglia e soavi poesie del bello e della sua grande opera. Su quel ramo di Como di consuma l’amore e le sue traversie, il potere ed il suo grande fascino. Da Napoleone a Renzo, un gioco di astuzie, romantiche e strategiche, di vessilli guerrafondai e di amore. Tutto trova un suo Ying ed un suo Yang, quel vortice di miscele che fanno della notte stellata di Van Gogh il turbinoso capolavoro che affascina le generazioni, eppure lui era un genio puro fuori dagli schemi accademici, cosi questi capi avvolgono e creano sogni e turbinii di emozioni che impressionano il cuore e l’animo. Solo la superficialità può dar loro quella chiave di lettura che induce il mio occhio a cercarne il profondo sgomento, il brivido vibrante dietro al canto di questi insoliti artisti.
 
Non si tratta di vestire un capo dal valore inestimabile, ma di renderlo parte di una dimensione personale ed introspettiva, non sono convinto che i modelli abbiano colto il potere intrinseco dentro a quelle giacche o al mantello di ermellino. Cosi come, forse, gli stessi beffardi sorrisi dei due grandi ora beffeggia queste parole poiché come Magritte infondo è solo un quadro. Ma da’altra parte un quadro, per quanto sia solo una tela, può suscitare riflessioni, trascendere il controllo dell’occhio e della ragione per aprire capitoli di suggestioni e frementi illusioni. Quello che in me ha suscitato questa sfilata. Un’emozione trionfante di archetipi, illusioni, ispirazioni ed il ricordo di una filosofia che vedeva la nobiltà frutto di una divina essenza e non della materica condizione, che tramite il simbolo elevava lo spirito al piano nobile. Grazie a Domenico Dolce ed a Stefano Gabbana per avermi donato un’onirica visione della bellezza riposta solo nel più oscuro cunicolo della mia fantasia e realizzatasi tra le trame, le piume ed i ricami di una collezione stupefacente a 360 gradi.
 

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