Tra sacro e profano: le sculture di Silvia Trappa
Nella raffinata cornice della prestigiosa gioielleria Stagnani di Milano, dal 22 al 25 ottobre, sarà possibile ammirare la nuova installazione dell’artista Silvia Trappa, curata dalla collezionista e moderna mecenate Cristina Gilda Artese, fondatrice dell’associazione culturale Arsprima.
Non una semplice esposizione, ma una vera e propria installazione urbana quella che questo fine settimana prenderà vita all’esterno della gioielleria Stagnani. Nel pieno centro di Milano si aprirà improvvisamente un prato autunnale che farà da sfondo a quattro sculture di Silvia Trappa, quattro reinterpretazioni di quattro sante della tradizione cristiana. Il prato autunnale, che richiama l’avvicendarsi delle stagioni, fulcro dei rituali pagani, accoglie invece opere che partono dall’analisi del sacro. Ma le sculture di Silvia Trappa hanno ben poco a che fare con la statuaria sacra alla quale siamo abituati, donne perfette ricoperte di ricchi panneggi con le mani giunte e lo sguardo trasognato rivolto verso il cielo; le sante della Trappa sono semplici bambine, lo sguardo smarrito, l’innocenza perduta, giovani donne che portano un peso troppo grande. Un’interpretazione squisitamente contemporanea di storie della tradizione, eseguita da una mano volutamente imprecisa ed infantile, che dà l’illusione che siano stati dei bambini a crearla e questa illusione rende ancora più surreale l’inquietudine che da queste opere traspare.
Ospite illustre di questa mostra la gioielleria Stagnani, bottega d’arte del gioiello, spazio esclusivo dove i gioielli sono opere opere d’arte personali realizzate esclusivamente su committenza e seguite in ogni dettaglio secondo le richieste del cliente. L’esposizione continua all’interno con un’installazione di microsculture dell’artista, ma per l’occasione la gioielleria esporrà tre opere esclusive della sua collezione, due pezzi antichi, un bracciale primo impero e una collana art déco, e un anello realizzato dai mastri orafi della maison.
MGD
CORNICI by TISCI
Vi sono visioni del celeste che superano l’immagine iconografica tradizionale. E’ il caso di una collezione-installazione che trova nel naif di queste opere una sua dimensione spaziale. Il tempo, da parte sua, fedele compagno, si traveste di una chiave di contemporaneità e si astrae dal reale per definirsi in nuovi canoni. Il gioiello, elemento profano per eccellenza, si ricolloca vicino all’elevazioni degli artefatti e si posiziona come anti-naif. Nulla è lasciato al caso, in una dicotomica struttura di visioni, che trovano il gusto dell’essenza del sacro unirsi con la sua rappresentazione più materiale e raffinata. Un gioiello, opera di abilità quasi ormai dimenticate, è frutto di una riflessione artistica che non può che essere la massima espressione della costruzione materica, contro sculture che sono espressione ideale di concetti che forse abbiamo nel corso del tempo -appunto- dimenticato; la tensione mistica verso la fede.
Le nuove Sante di Silva Trappa in esposizione alla gioielleria Stagnani
A cura di Cristina Gilda Artese
via Santa Radegonda 5 Piazza Duomo, Milano
22-23-24 ottobre 2015
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