Noritamy: L’incontro fra natura e geometria
Dall’incontro, ormai sempre più esplorato, tra fashion e architettura nascono i gioielli Noritamy; design ricercato e accattivante, questi oggetti sono la perfetta contaminazione dei due mondi, geometrie severe e suggestioni naturalistiche si avvicendano nel ruolo di filo conduttore delle varie collezioni.
Il marchio Noritamy è frutto della collaborazione artistica fra l’architetto Elinor Avni e l’orafa Tammar Edelman, la fluidità delle forme e la rigorosità della fase progettuale, tipiche dell’architettura, incontrano l’autoreferenzialità del bello, limando gli angoli della seriosità architettonica ed inquadrando in canoni assoluti la bellezza fine a se stessa. Geometrie pure decostruite, simmetrie perfette sempre accennate ma immancabilmente violate ed elementi materici grezzi, donano ai gioielli Noritamy un inaspettato dinamismo.
Nel corso dei loro viaggi le due designer si sono lasciate affascinare dalle forze primordiali della natura e in particolar modo dai vulcani. Sulla base di queste suggestioni nasce l’ultima arrivata in casa Noritamy, la collezione “Tephra”. La tefra, meglio conosciuta come tefrite, è l’insieme di tutti i materiali piroclastici scaturiti da un eruzione e, in questa collezione, Elinor Avni e Tammar Edelman puntano a ricreare con materiali diversi le sembianze delle rocce vulcaniche. Oggetti frastagliati ed amorfi che ripropongono in maniera ideale, ma sorprendentemente fedele, quella porosità che è caratteristica distintiva di questo tipo di pietre. Innovativi e dal forte impatto visivo i pezzi in materiale polimerico, nelle varianti bianca e nera, impreziositi da elementi in oro e cristalli Swarovski.
Raffinati i pezzi in ottone brunito, disponibili con placcatura in oro giallo o rosa oppure in argento, che riescono a mantenere inalterata la plasticità del materiale al quale si ispirano. Un tripudio di non forme, una collezione che reinterpreta fenomeni antichi ed eterni, restituendo alla materia quel dinamismo che la caratterizzava prima che si sedimentasse, un ritorno agli elementi primari la cui forza espressiva, come un vulcano, è latente ma mai spenta.
MGD
CORNICI by TISCI
E’ da sempre impressa nella memoria dell’uomo, fin dalla notte dei tempi, il potere che misticamente aleggia intorno ai vulcani, al fuoco ed alla capacità che taluni elementi della natura, ad essi correlati, possano avere nei confronti del nostro esistere. Efesto con vigore e forza, tanto scolpiva le saette di Zeus quanto era in grado di forgiare armi o scolpire preziosi doni. Nel divino legame tra la natura e la nostra mente c’è un alchimia, un legame esoterico che conferisce ad un oggetto inanimato, una sua energia vitale e condizionante. Ad alcuni di noi, qualcuno più sensibile di altri, sarà capitato di percepire vibrazioni, brividi lungo la schiena che sono apparentemente inspiegabili, che si traducono in forti richiami ad un senso spirituale innato. Energia che vibra tra le nostre mani, sfiorando la superstizione, creando magie. Energia che muove i magnetismi di cui siamo fonte per suggestionare il reale, talvolta attraverso la più mistica di tutte le stregonerie, la più affascinate e popolare: l’Arte. Il contorcersi delle nostre viscere ascoltando un’opera o guardando il grande potere della natura unirsi alla mente dell’uomo. Natura e Mente, diventano emozione quando si traducono in Amore e Psike, quando dal magnetismo di una pietra si attrae la forza mistica dell’irrazionale umano e tutto diventa alchemico equilibrio. Tutto si traduce nel gesto perfetto di una poesia visiva, di una sonata oculare che brilla nel cuore sbocciando, come fiore, per emanare il più dolce profumo. Alla fine anche il David è un pezzo di pietra, marmo che ha trovato la sua anima sotto le scalpellature l'”Amore e Psike”.
Img credits: Noritamy
(photographer: Keith Glassman)
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ancona 07/07/2015 at 12:17 pm
grazia e leggerezza