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Ermanno Scervino: Dandismo e contemporaneità

Dietro alla nomenclatura dicotomica, la grande moda uomo firmata Ermanno Scervino raccoglie idiosincrasie per render il paesaggio dell’universo maschile l’oggetto del desiderio; contrasti ed eclettismi durante la Milano Moda Uomo.

Di norma basta dire Ermanno Scervino per regalare all’immagine delle nostre menti l’idea chiara e precisa di una moda uomo pulita e raffinata, espressione della grande eleganza della sartorialità italiana. Sebbene il marchio italiano sia costante espressione di questi concetti, nella sua interpretazione della moda maschile sviluppata durante la Milano Fashion Week, Ermanno Scervino raccoglie un hèritage insolito e propone un paradigma del dandismo che lascia fluttuare il suo stile nel pericoloso giardino della seduzione maudit.
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Vedo quella necessità, ormai divenuta vitale virtù, di allontanarsi dallo spleen che vede attanagliato il globale, facendo emergere tanto quel disagio creatosi, quanto il DNA esistenziale di un uomo forte e fatale.
Nel giocar su tradizioni rivisitate, il pied-de-poule ed il regimental, o su contemporanee visioni come ad esempio il camouflage, Ermanno Scervino apre la porta alla dichiarazione di guerra verso lo stereotipo “dell’uomo ingessato”, combattendo con un’armata composta da eleganze di allure formate da contrasti inattesi.
Profili tagliati a vivo, per giacche ed orli, volumi che urlano alla comodità rinnegando i fit avvolgenti e stressanti, ancora oversize che si concretizzano in pullover e morbide sete definite in camicie regimental.
Capispalla, giacche doppio petto e blazer, tutto il guardaroba maschile va in scena con la sua declinazione più “baudeleriana” per dare a questa lettura maschile firmata Ermanno Scervino il giusto tocco “maudit”.
Ecco quindi lo svelarsi di un’apparente dicotomia: la realtà del classicismo “dandiniano” che si alimenta di innovativa contemporaneità strutturando capi, look e fit che giocano con i dettami del tempo per piegarlo al volere di una moda diversa e più libera; forse più concettuale o semplicemente più pragmatica che soddisfa il gusto per il savoir vivre del dandy e la camminata incessante del globetrotter. Un Unicum che esplode, come divino vaso, per trasformar tradizioni obsolete in icone di stile e contemporanei mood in intuizioni destinate al futuro. Ubriachi di sapori e colori, di stampe floreali e moderni camouflage; inebriati da provocanti trasparenze chiediamo al vento se questa sia l’ora di riscrivere la moda Uomo!
 

 

Il faut être toujours ivre, tout est là ; c’est l’unique question. Pour ne pas sentir l’horrible fardeau du temps qui brise vos épaules et vous penche vers la terre, il faut vous enivrer sans trêve.

Mais de quoi? De vin, de poésie, ou de vertu à votre guise, mais enivrez-vous!

Et si quelquefois, sur les marches d’un palais, sur l’herbe verte d’un fossé, vous vous réveillez, l’ivresse déjà diminuée ou disparue, demandez au vent, à la vague, à l’étoile, à l’oiseau, à l’horloge; à tout ce qui fuit, à tout ce qui gémit, à tout ce qui roule, à tout ce qui chante, à tout ce qui parle, demandez quelle heure il est.

Et le vent, la vague, l’étoile, l’oiseau, l’horloge, vous répondront, il est l’heure de s’enivrer ; pour ne pas être les esclaves martyrisés du temps, enivrez-vous, enivrez-vous sans cesse de vin, de poésie, de vertu, à votre guise.

Charles Baudelaire

 

 

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