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The Bridge mette il turbo con Pininfarina

The Bridge by Pininfarina
The Bridge dialoga con Pininfarina per porre un’accelerata al mondo della pelletteria con la nuova collezione di accessori e borse The Bridge by Pininfarina.

Se la velocità, il movimento furono oggetto di stupore agli inizi dello secolo scorso, decantati in ogni loro espressione dai Futuristi, oggi rappresentano un’ esigenza fondamentale dell’essere umano, è la continua ricerca di una dimensione che consenta l’adattamento ad ogni dinamico contensto: priorità!

Una velocità che sposta il moto e con esso il tempo, superando i dettami ed i richiami ad un gusto moda per entrare nell’estetico, cercando di disciogliere l’origine del Tempo stesso identificando uno spazio che, nella sua staticità, diventa espressione di un infinito percorso absolutus. Voglio guardare all’anima di una collezione, non tanto per il noto pregio con il quale The Bridge cura le sue pelli o al come Pininfarina ne abbia voluto interpretare la dinamica missione, bensì cercarne un essenza dal profumo moderno e futurista.
Giustamente il comunicato stampa inizia con una frase di Marinetti, ricordando quel manifesto ideale che raccontò al Novecento come comportarsi davanti all’aumento della pressione, al superamento della gravità, a tutte quelle piccole grandi rivoluzione che hanno portato a pieno significato il lemma “dinamicità”.

Oggi viviamo sospesi tra limbi lontani ma di immediato contatto, in un soffio, giorno, ora od attimo siamo dove vorremmo essere, non fosse altro perché ancora la mente viaggia dove il corpo non puole. Eppure siamo costretti e vincolati in uno spazio, limitato e definito da naturali paradigmi di impotenza. Solo con l’idea si va oltre. The Bridge, quando ha presentato questa collezione, forse ha pensato a tutto questo o no?
Viaggiare con la mente e con il corpo può essere un’esperienza accompagnata da oggetti che tengono custoditi il passar del nostro tempo, borse con all’interno i nostri ricordi (la foto di una persona cara) o i documenti che ci hanno indotto a spingerci così lontano. Il contenuto fa la differenza? Forse il contenitore di più.

Lui porta e trasporta,

Lui, con noi, affronta il tempo e lo spazio per portar la nostra anima lontana, forse, proprio da quelle persone care di cui custodiamo gelosi ricordi.

Lui diventa un treno, un automobile ruggente che forse può esser più bella della stessa opera fidiana, ma è alata;

Nike vittoriosa.

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