#FashionExpress – #MFW: Budapest Select
La Budapest Select rappresenta il trait d’union tra due universi distinti ma coesi: la CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana) e la HFDA (Hungarian Fashion & Design Agency) che ormai da ben 9 anni costruiscono, anzi meglio tessono, un fitto ordito di relazioni volte alla cooperazione tra le realtà creative ungheresi e la piattaforma internazionale rappresentata dalla MFW. Una parte degli otto stilisti selezionati vive nell’esposizione avvenuta il primo giorno della Milano Moda Donna a palazzo Giureconsulti, il secondo gruppo solca la passerella costruita dentro le mura della prestigiosa Scuola Militare Teuliè il 23 Febbraio. Quattro protagonisti, di cui, miei care tarme assetate di tessute novità or mi accingo a raccontare.
Abodi
La pelle domina la sua visione della donna Fw 24, un tripudio geometrico e patchwork che diventa kaleidoscopic per via delle installazioni di specchi e materiali riflettenti plastici che si alternano al delicato richiamo a tradizioni folk, spesso rilette con un delizioso gusto bon ton, saltando poi nell’universo onirico ed ironico con installazioni 3d che vedono i miti ancestrali tradursi in parti integranti e vistose di look insolitamente naïf.
Cukovy
Street dai toni underground è fortemente iconica, si esprime attraverso l’uso del piumino e delle sue volumetrie esasperate che trovano in tagli irregolari la dimensione di un insolito fitting, trascurando il senso di una convenzionale visione di femminilità per trasportare lungo i temi del genderless. Ciò non di meno, non mancano exploit dal sapore “antico” ovviamente dall’ampio respiro contemporaneamente rivisitato.
Kata Szegedi
Laserature, tagli a vivo, seducenti giochi di “vedo non vedo” che però trovano forme e volumi presi in prestito dallo streetstyle, si alternano a modelli estremamente poetici per la loro avvolgente struttura e si lasciano contaminare da capi over e genderless per regalare un visione di eleganza fatta di gesti metropolitani, materiali che sempre più solcano le passerelle della moda direttamente dall’idea green e plastic free.
Thefour
Uno sguardo tra Londra e NY ad una metropolitaneità che si articola come cosmopolita e globe-trotter, irriverente, sfrontata e nervosamente parte di un mimetismo concettuale che si sposta tra prestiti dal guardaroba maschile, passamontagna, iper aderenze e femminilità proibite.
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