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After Everything: la Metamoda in Yezael by Angelo Cruciani

After Everything: questo è il titolo con cui Yezael by Angelo Cruciani presenta la sua sfilata a Shanghai.

Dopo tutto… 

Dopo tutto, la sfilata di Yezael by Angelo Cruciani è semplicemente geniale.

Dopo tutto, Angelo Cruciani è semplicemente un’artista a trecentosessanta gradi.

Dopo tutto, Angelo Cruciani ha vissuto continue e costanti evoluzioni, artistiche ed interiori, che fanno di questa collezione SS20 l’espressione di una rinnovata maturità, temporaneo punto di arrivo che spingerà lo stilista italiano a continuare il suo percorso evolutivo verso il trono di Zeus.

Fulmini e saette di fatto fanno da cornice ad una couture della strada, una “underground metro collection” che unisce gli elementi di un ironico e romantico barocco, alla digitale conquista di una rivoluzione democratica.

Nell’olimpico giostrarsi di catene mitologiche, la narrazione di questo epico poema passa da molteplici scenari per approdare nel conforto di una moda del sogno e dell’Arte.

Il mix and match diventa una dichiarazione linguistica, un linguaggio che racconta, in modo universale, lo scenario democratizzante di un’arte totalizzante.

Linguaggio: poiché nel lirismo di Yezael sono presenti tutti i lemmi, tutti gli idiomi della ricerca, passato e presente che si elevano a futuro.

Mix and match: perché anch’esso si eleva a concezione spirituale e, trasversalmente, si fa portavoce di quella visione totalizzante che annuncia una moda che sappia personalizzarsi al di là di una definizione univoca di stile.

Dietro un percorso sfaccettato da forme e metafore stilistiche, si concretizzano miscele di ispirazioni ed influenze che percorrono la storia e si fanno lampi di luce lungo l’oscuro e nebuloso scenario della contemporaneità.

L’Arte diventa generatrice di una visione di “stato inverso” in cui, dall’assunzione di molteplici ed antitetici dettagli, si va a concretizzare l’armonica complessità di un lirismo tonante, bronzeo, una metafisica riscoperta dell’azzardo narrativo della poetica della moda di Angelo Cruciani.

Sorge quindi il dubbio che, il già raccontato tema della metamoda (qui), sia maturo per una nuova declinazione, nella quale i valori si uniscono e  raggiungono un linguaggio in cui il diverso e il dettaglio vanno a farsi corpo di un “unicum”, di un’uguaglianza universale figlia della peculiarità dell’Io, capace di farsi, nella propria scintillante personalità, faro che fa risplendere la luce dello storico motto rivoluzionario, impresso nella collezione: “Liberté, Égalité, Fraternité”.

Volumi epici che si articolano nell’universo maschile con elementi “military-uniform” e giochi di trasparenze ispirazionali, giacche in tulle e cappotti che definiscono la silhouette attraverso il realismo visivo e non tramite la costrizione fisico/cinestesica. Il tema della femminilità fa da cornice, nelle sue infinite variazioni, alla sinfonica orchestrazione della poetica dello stile, alternandosi con costanti note di tulle che tanto picchettano, con balze numerose e fascianti, quanto legano in infiniti strati, generando romantiche e virtuose romanze.

Grafiche irriverenti e rivoluzionarie sono l’elemento di analisi della modernità che Angelo Cruciani trasporta dal mondo del digitale alla passerella, richiamando in esse tanto la sub-cultura underground, quanto le auliche idee che hanno brandito le spade alla Bastiglia; spade che diventano spille e ironici dettagli delle raffigurazioni antiche irriverenti che ornano i capi della collezione costruendo, ad esempio sulle magliette, singolari tableaux d’époques dalle cornici un po’ punk.

Ancora una volta lo stilista italiano mixa con spirito critico e fervida immaginazione passaggi storici, ideologie e suggestioni stilistiche, facendo del Virgiliano concetto “e pluribus unum” un tangibile assioma della sua Arte-Moda.

In questo momento la riflessione su cosa si possa intendere “unum” diventa matrice e monade argomentativa. L’archè di una visione in cui il singolo dettaglio, unum, si faccia composto e, come in un chimico legame, diventi unicum con gli altri elementi, per dar forma e forza attraverso ognuno di essi ad una nuova totalità: universale, trascendente, destinata alla completezza.

La metamoda diventa quindi una parte immanente del percorso di una Moda che guarda al futuro come linguaggio di universalità trasversale fra popoli, idee, stili e diversità.

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