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Milano Polo Club Coppa Helvetia @lamartina1980 @lauramagni_us

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Milano Polo Club, Coppa Helvetia: una nuova bellissima esperienza.

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L’equitazione è stata una piacevolissima esperienza della mia formazione da giovane rampollo, che non ha avuto (purtroppo) troppo seguito nella mia espansione sulle terre meneghine, quindi limitatasi ai lidi delle terre di Sandalia, oggi rappresenta un piacevole ricordo.
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Imbarazzato dalla presenza dei cavalli, con una leggera timidezza mi trovo però piacevolmente colpito e commosso dalla forte emozione che il nobile animale suscita nel mio animo.
Amare questi animali, o in generale qualsiasi animale, vuol dire anche rispettarli e con reverenziale timore accarezzare il loro muso.

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Oggi, accompagnato da La Martina, De Grisogono e il Milano Polo Club, mi trovo a pochi chilometri dal centro di Milano, per assistere ad alcune partite che decreteranno la squadra vincitrice della Coppa Helvetia.

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Giocatori già in campo, inizia alle ore 14.30 la prima partita di questo nobilissimo sport che vede illustri giocatori districarsi nel grande campo sul dorso di meravigliosi cavalli.
Dress code: country chic, accompagnato da deliziose velette e cappelli, in pieno stile inglese, ove questo sport fa parte dell’immaginario identificativo nazionale.
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Per dar gioia alle Signore, quindi, una singolare sfida, che le vede al centro dell’attenzione: il cappello più chic del torneo!
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Fondamentale, oltre ovviamente alla sella, gli stivali e le tradizionalissime polo, t-shirt tipicamente in piquet di cotone che ormai sono un evergreen in ogni armadio maschile e femminile, sportivo o casual, elemento costante delle estati di tutti.
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Purtroppo non sono in grado di rendervi troppo partecipi dei risultati della partita, risulta veramente difficile per un neofita, comprendere i regolamenti e le rapidissime evoluzioni di gioco che si susseguono nel corso delle sezioni di gioco.
Posso dirvi, come piccola curiosità, che si attribuisce l’origine di questo sport agli epici scontri cavallereschi durante i quali, i cavalieri stimolavano e simulavano l’arte del combattimento con questo gioco, con l’intento di migliorare le loro abilità nell’uso della spada.
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