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Luce sul salone: l’armadio di Narnia

Luce sul salone: l’armadio di Narnia Giugno 7, 2022#designexpress, Architettura e Design0 Comments

Cari Armadietti,

Ben ritrovati! In questa prima giornata in giro per il fuori salone non sono mancate esperienze ed avventure.

Una su tutte la giovincella che all’ingresso dell’evento firmato da Simone Guidarelli nel salotto di milano si chiede candida “Ma sto Simone Guidarelli chi è?” Inorridita che i tempi si prolungassero a causa delle interviste per il mirabile lavoro creato. Sì, sicuramente d’effetto e d’impatto, un’infinita declinazione dell’opulenza che unisce il barocco con il jungle creando suggestioni tropicali che formano singolari esperienze evocative, quasi ancestrali del tutto oniriche.

Il tema tribaleggiante si traduce in maniera decisamente più minimale nei gioielli di Dans Les Rues che trovano nella loro piccola teca della Rinascente l’espressione minimalista (per l’appunto) idonea all’esperienzialità endogena del gioiello, introspettivo e selvatico.

Allegria e gioia, più luminoso e coinvolgente, il luogo che con i suoi gioielli conquista: Giolina e Angelo. Nel medesimo quadrilatero della Rinascente il loro candore e l’incondizionato amore che per loro provo, ha decisamente riempito la scena.

Ma il turbinio dell’afoso pomeriggio, ebbene sì… il mio abbigliamento piovoso del mezzodì si è rivelato eccessivo ed è stato sconfitto dall’afa meneghina, mi ha portato nel piccolo universo di YC e all’incontro con l’artista Mariavera Chiari che ha generato deliziose manifatture di ceramica che, con il loro carattere unico ed artigianale, rallegrano tavola e pensieri con sostantivi ed allocuzioni evocative.

Finisco il mio odierno percorso illuminato da Slamp che caratterizza unici complementi di arredo, fatti a mano, per dar imponente illuminazione alle vostre serate, magari posando le gentil terga sulle sedute, poco comprensibili, proposte da BMW che con calorosa eco pelliccia mi evocano il desiderio di siberiani refrigeri, per quanto la terrazza, dalla quale ora digito, si rivela un piccolo scorcio paradisiaco nel cuore quadrato di Milano.