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BON BON FURLA NEL PAESE DELLE MERAVIGLE

Signore e Signori (con circense enfasi)! Entrate e godete delle meraviglie di questo insolito paese Entrate nel mondo sovrapposto di Furla e della sua Candy collection. Gustate il sapore dei suoi colori, dei suoi contrasti e lasciatevi inebriare come bimbi dal suo profumo giocoso. Sentitevi piccoli come Alice oppure giganti, non si mangian piccoli funghi e non si bevon pozioni, qui il filtro magico è la vostra fantasia. La capacità chiusa in ognuno di voi di celar realtà o di trasformar l’illusione in vorticosi giochi di urbana contemporaneità.

Avanti signori avanti! Non basta un gigante rondó lungo lo stelo di un fiore, ci voglion coraggio ed ardore, ci voglion gioia e colore e la forza in ciascun di voi di trasformar catene e legami noiosi in timidi cenni di allegria; resina o metallo questo è il dilemma (shakespeariano). Quivi (in tono solenne) si apre il monologo dell’Es e via libera alla sua natura, al suo turpe e malizioso alternar di senso e tatto.

Trasformate, se lor signori sono capaci, i metallici e rigidi catenacci della vostra mite caverna, in sensuali tocchi di brillante ironia, fate, oh platonici amici, delle vostre luminose idee e del vostro tetro armadio, prisma eccentrico o fluorescente arcobaleno. Non importa, oh miei circensi amici, se vogliate salir sulla giostra della Moda o se preferiate sedere su una delle panchine di questo parco, nessuno vi taglierà la testa! Soltanto a coloro i quali però il cuor non batterà la Sua Regina allor la testa mozzerà.

E nelle ultime rime di quest’ode surreale,

Vi si apra la mente e vi si illumini un portale

Nella terra della noia e della modernità

Solo furla, in questa Milano della moda, parla con sincerità

Grida colore sotto al fiore

E dei suoi frutti ve ne regala il colore.

Parliam solo per un attimo delle misure, poiché, che dir si voglia “anch’esse contano”, e dal bonbon della mini, attraverso la dimensione vera della caramella, si scarta in Furla il piacere per l’occhio, nulla di nuovo sotto al sole eppure basta così poco per far gioia e stupore, basta colore e fantasia, basta farsi portatori di una comodità e portatori di un pensiero, un’immagine, un simbolo. Evocative dei grandi ricordi della gioventù e dell’infanzia, queste borse non fan altro che gridar al “una tira l’altra” come una caramella, è sicuro che chiunque voglia distinguersi per gusto ed energia non possa prescindere dall’indossar una di queste deliziose “sucreries”.

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, e nello stile questa legge naturale è da tener sempre da conto poiché qualunque paradigma può esser sempre superato, può sempre giunger a nuove letture, ma, ahimè, in questi dialoghi letterari tra paradigmi stilistici, solo chi non è miope ed ha il coraggio di legger più da vicino può coglier il valore di ciò che vede.

Quanti avran pensato al potere forte e devoto che c’è in questa collezione? (Retorico) La sua apparente democraticità nasconde “l’oscuro complotto” della fantasia che silente si infiltra nelle menti e, tra le noiose catene dello stile omologato, è pronta a sovvertire con repentina e sibilante rapidità le catene di molti attuali regimi stilistici. Tremate (con voce solenne), oh blogger, scalpitate editors, trastullatevi influencer, le porte delle nuove leggi son vicine e lì sì che molti dovran leggere: “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate!”

Finisco ora subito questo mio vaneggio che solo alla Moda ed alla Fantasia deve il suo carteggio. A nessun sia permessa lezione poiché in Amore non c’è nozione. In stile, in Arte, in Moda non ci sono giudizi, ma sguardi sbalorditi di bambini sognanti e se, miei cari lettori, voi pensate a questi temi in senso diverso temo che vi perdiate il Sale, il gusto per il Bello e per il suo primordiale stupore.

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