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#fashionexpress – #MFW: Alberto Zambelli

Le donne di Alberto Zambelli fluttuano come signore dello charme in un gioco etereo.

Rivestita dei toni della sabbia e del cristallino mare dei Caraibi, o forse della mia amata Sardegna, la donna di Alberto Zambelli evolve il suo consueto concetto di leggerezza ed impalpabilità e ritrova, nel miracolo della natura, un binomio alchemico tra la sua minimale propensione allo spazio ed il giocoso movimento degli oceani, degli abissi dei delicati flutti. Audaci, sul corpo della charmante si intravedono le pure trasparenze che, cristalline, rivelano la preziosa bolla di delicatezza di una donna fatta di salato carattere. Lo spazio volumetrico incornicia lasciando al morbido ondeggiare dei capi l’arduo compito di scolpire la marmorea identità di questa donna firmata Alberto Zambelli. I coralli, gli anemoni e le spugne, dal loro profondo e crepuscolare habitat, emergono velati dalla morbidezza della risacca e, nella loro architettonica ed aulica struttura, si piegano all’ottico effetto di salinica essenza; come da bambini si guarda l’immagine distorta del proprio piedino tra le sabbie bianche e morbide.

Qualunque sia il tema che Alberto Zambelli decide di trattare, in ogni sua sfilata riesce a trasmettere l’essenza primaria del concetto in un contemporaneo minimalismo, trasforma costrutti di complesse proporzioni in facili ed intuibili quadri che raccontano femminilità, delicatezza e grazia.
Una sintesi pari alla complessità del relativo che si traduce nella semplice formula e=mc^2, della quale tutti comprendiamo il potere senza necessariamente affrontarne le dimostrazioni scientifiche. Così Alberto Zambelli riprende il valore di una naturale sezione aurea e la trasforma in linee e costrutti flessibili, verso un punto giunto all’infinito dell’umana immaginazione, riscrive le proporzioni e trasforma la natura della donna in un tripudio alla perfezione del divino.

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