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L’epico incedere di Pathenope-Botteghe Artigiane

Qui siam giunti ora a cantare dell’eredità nascosta di una mitologica storia: Parthenope-Botteghe Artigiane è la protagonista di questo epico viaggio nel mondo delle calzature.

Parthenope nasce tra i flutti del mare italico e lì la leggenda vuole che per amor di Ulisse, tra i monti e le valli del Vesuvio, morì, piena di un amor-passione che divenne romantica tradizione, storia di un grande popolo. Le calzature Parthenope rivivono questa leggenda, la passione e l’amore per la pelle, quella profumata, tipica caratteristica che invade il genio dei maestri artigiani. Il gusto di uno sguardo contemporaneo alla grande identità di un popolo dell’italico stivale.
 

 
Stivale che veste una visione della femminilità tra seduttrice e dolce amante, avvolta nel calore del suo desiderio. Una suggestione, il ricordo del grande amore maschile, il pegno di un istante condiviso dimenticato lì che diventa ricordo indelebile; un gemello su ogni scarpa, quel dettaglio dalla maschile eleganza che diventa massima espressione del sontuoso legame d’amore tra donna e uomo, tra bellezza e forza, tra amor passato e ricordo presente. Un legame che amo immaginare teso, come tela, sospeso nell’animo dell’esteta.
 

 
Ivi, su codesta tela, sogniamo il delicato camminare della femminilità, come funambola sospesa sopra quei lidi onirici da cui, come poesia, si infrangono le onde dell’essenza dell’essere donna. Tra materiali pregiati e dettagli preziosi, si snoda la passione di Parthenope, musa e amante di un saper fare che gioca serenamente con quegli insoliti riferimenti, quali gemelli, gioielli e fur, creando un mélange che è espressione di forza, grazia e intimo pathos. Davanti a noi quindi, si schiude questo sogno firmato Parthenope-Botteghe Artigiane, che come il mitico viaggio dell’Ulisse errante, affronta le tappe della contemporaneità superando le metropolitane ciclopiche sfide. Volgendo la prua verso le colonne d’Ercole dell’urbana condizione, domina i mari dello stile iniziando a scrivere quella che sarà la sua gloriosa Odissea, viaggio che porterà Parthenope-Botteghe Artigiane a scalare, Hermes politropo permettendo, l’Olimpo della Moda.

 

Narrami, oh musa, del suadente ingegno che mano abile mosse
Verso ornate cuciture. Salpò dai Parthenopei lidi
Per lasciar remote le genti e conquistar l’immortal onore
Di vestir grandezze con tradizioni e segrete celle
Che fan di Parthenope misterico luogo di luccicante sapienza
Ove aurei aghi e fili di morbido candore
Ordiscono trame di incalzante beltà.

 

 
 

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