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#Mfw: presentazione Hogan

Continua il grande viaggio nell’urban style lanciato da Hogan nelle ultime collezioni. E noi di Fashion Ancien, da diverse fashion week, abbiamo il piacere di assistere alla costruzione di questa nuova visione metropolitana del brand. Dalle immagini di qualche stagione fa, quando si guardava alle strade statunitensi, oggi si entra dentro al vivere metropolitano e alla sua dimensione “cosmo” che supera i confini della territoriale “Milano Moda Donna“.
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Dietro allo studio che vede Hogan e Hogan Rebl ristabilire un legame con il realismo del quotidiano, ci sono evoluzioni stilistiche che portano il brand a schierarsi con provocazioni miste tra pop e dandy chic. L’uomo scopre tessuti importati dal gym ma che si declinano in capi della tradizione sartoriale, la donna (fulcro di questa edizione della prestigiosa presentazione), trova nell’archivio della storia della moda gli elementi di costume che hanno caratterizzato l’evoluzione della bellezza dagli anni sessanta ad oggi. Il tema del clubbing diventa ormai sinonimo di una community, quella di Hogan, che apprezza il tempo libero e la ricerca di spazi protetti nei quali esprimere personalità che esulano dalla noia lavorativa, indi ragion per cui si identifica il carattere personale ad ogni passo, verso il bancone del bar o verso l’ignoto meravigliarsi della notte. Stacca, solo per un attimo, dal diurno lifestyle -senza dimenticarlo ovviamente- per incentrare questa suggestione di attimi di intensa vita forse quelli dove si è meglio se stessi; o forse, semplicemente, quelli che si vorrebbe essere. La donna Hogan scopre, durante questa #mfw, la bellezza per il colore, il dettaglio di carattere e personalità, il coraggio di essere “fatale” pur rimanendo permeata di quel DNA tipico della famiglia Hogan: ricercato, raffinato, discreto.

 

 

“Discreto, diventa una nuova parola; un gene che si è mutato nel corso del tempo e che si unisce alla presa di coscienza di caratteri definiti e dalla scarsa voglia di omologarsi all’effimero banale, ma studia uno sposalizio con la ricerca e l’affermazione del proprio io e della propria diversità.”

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