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LOVVISM: L’amore di Angelo Cruciani invade l’arte a Milano

Dopo lunghi periodi fuori dai circuiti tradizionali dell’arte e delle gallerie, Angelo Cruciani inaugura stasera la sua mostra personale intitolata LOVVISM.

Esplode l’Amore e le sue declinazioni interpretative trovano nell’arte di Angelo Cruciani, un ambasciatore di nota che amabilmente concerta questo tema orchestrando ogni veicolo artistico, tecnica e struttura per concludere un percorso di studio e ricerca che ha visto il giovane artista esprimere il suo “Amore” lungo tutti questi ultimi quattro anni. Dalla street art ai flash mob, diligentemente e sapientemente immortalati dal talentuoso obiettivo del fotografo-artista Manuel Scrima, Angelo Cruciani illumina ancora una volta Milano con il suo Amore ed espone le sue creazioni nel cuore della città a pochi passi da Piazza Duomo.
Tutto cio non può che esservi raccontato in un modo altrettanto originale e “artistico”, in una sorta di dialogo platonico; Tisci ed il suo alterego al femminile (che è persona fisica esistente!), di cui avete già avuto modo di apprezzare la penna con la firma MGD, proveranno a raccontarvi ciò che ci si attende dalla mostra che apre stasera i battenti.
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T: Dinnanzi a noi furon create cose etterne ed etterne dureranno se, parlando d’Amore si pensa al suo incessante scorrere nel tempo, dalla notte dei tempi attraverso i tempi, infiniti luoghi e spazi sono superflui quando, in una cornice, si racchiude la storia dell’infinito susseguirsi dei sentimenti umani.

M: L’infinito, il continuo mutare che nulla crea, nulla distrugge e tutto trasforma, il dinamismo che diventa condizione statica e pacifica, meta perfetta del sentire umano.

T: Dietro ad un sentire forte e complesso, talvolta tanto intenso da diventare compulsivo, si scrive anzi, si dipinge, il senso dell’essenza umana, della sua perfezione che va oltre, oltre l’idea stessa dell’uomo per definirsi in spazi vitruviani e realizzare la sua imperfezione reale attraverso immagini simboliche.

M: Il simbolo che è archetipo, idea perfetta e incontaminata insita in ognuno di noi dalla nascita, inconscio collettivo che rappresenta ciò a cui tutti anelano, immagine universale che innalza gli animi.

T: Difatti viviamo immersi nello stereotipo che opprime, che ha dato direzioni sbagliate al nostro dinamico intelligere, privando di elastica metamorfosi lo spazio interno alla nostra mente. Nulla sembra muoversi eppur si muove, nulla sembra guardare eppure osserva, tutti Amiamo eppur non ricordiamo come questo si debba fare.

M: La sfortunata deriva dell’archetipo, concetto nobile e catartico che viene degradato a stereotipo, idea a priori e vincolante, che tarpa le ali cognitive e spinge ad uniformarsi ad un’immagine di realtà preconcetta nella quale non ci può essere nessun tipo di progresso. L’Amore viene incatenato e lo stereotipo pretende di definirne le forme e i modi, ma l’archetipo è in grado di liberarlo e riportarlo alla sua dimensione pura e universale.
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T: In ciò che potrebbe definirsi come un infinito ragionamento, tra il filosofico e l’artistico, tra il pragmatico ed il surreale, nella ricerca costante di quello che può assomigliare alla verità, l’opera di Angelo Cruciani usa il simbolo, nella sua funzione primaria di veicolo rapido e comunicativo di senso, per raccontare attraverso la forma del cuore e delle deformazioni umane ed iconografiche, la natura intima dell’essere umano e riporta a lui e solo a lui l’arduo compito di definirsi come oggetto di vita e frutto, fruitore e generatore del sentimento Amore. Unico, forse, Atto a derivare dalla sua stessa Potenza. Unica idea a nutrirsi e formarsi del suo stesso demiurgico respiro.

M: Il cuore; un simbolo universale per veicolare un messaggio altrettanto universale, un concetto assoluto che permette ad Angelo Cruciani di mettersi in comunicazione con il mondo intero, un dialogo continuo alla ricerca di se stessi tramite la scoperta dell’altro, una condivisione totale il cui scopo maieutico è raggiungere il proprio equilibrio cosmico. Un regalo fatto a tutti noi ma, al contempo, l’ammirabilmente egoistico bisogno di raggiungere un nuovo livello di crescita personale.

T: Dinnanzi a noi furon create cose etterne ed etterne dureranno. L’amore di Angelo Cruciani dura e durerà perché veicolato dal Simbolo, dall’Arte e dall’Amore. Nulla più ha bisogno di muoversi, fissar un’opera d’arte crea movimenti talmente inconsci da sembrare immobili, fermi sull’uscio che porta alla contemplazione della genialità.

 
Dal congiunto dialogo di menti e penne (forse tastiere)
Andrea Tisci
Maria Giovanna Dionoro
 
LOVVISM
“L’AMORE VA DI MODA”
personale di Angelo Cruciani,
con la partecipazione di Manuel Scrima.

Via Lupetta 5 (Angolo via Torino), Milano
 

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